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TARCISIO
BOTTANI – WANDA TAUFER
DA
BERGAMO ALL’EUROPA
Le
vie storiche Mercatorum e Priula
Pagine
176 - formato 165 x 240 – gr.500
EAN
9791280344366 -80 immagini a colori
Corponove
Editrice – Gen.2023 €15,00
È conservato alla Pinacoteca di Brera il bellissimo dipinto del
bergamasco
Marco Gotti, Veduta dei Ponti di Sedrina, per la copertina del
libro Da
Bergamo all’Europa, Le vie storiche Mercatorum e Priula. La
pubblicazione
riprende e aggiorna la prima edizione, realizzata nel 2007 nel contesto
della
mostra sulle vie storiche della Valle Brembana, allestita quell’anno
sotto i
portici di Cornello.
L’opera si era posta l’obiettivo di organizzare in forma unitaria e
sintetica,
ma il più possibile completa, la considerevole mole di contributi di
carattere
storico, scientifico e descrittivo dedicati all’argomento, fornendo
inoltre
elementi documentari inediti.
La nuova edizione è costruita sulle basi della precedente, di cui
conserva
buona parte delle immagini e dei testi, ma è caratterizzata da un nuovo
impianto
grafico e da un’attenta revisione dei contenuti, aggiornati sulla
scorta di
conoscenze acquisite con nuove ricerche e con il confronto con varie
opere
edite nell’ultimo quindicennio.
Il lettore troverà qui la puntualizzazione di alcune problematiche
relative
all’origine e alla dislocazione delle principali strade esistenti già
nel
Medioevo, ne seguirà l’evoluzione nei secoli e si farà un’idea del
ruolo da
esse svolto nei collegamenti tra la città, la Valle Brembana e le terre
d’Oltralpe
e del contributo non trascurabile fornito allo sviluppo delle comunità
locali.
Il libro propone anche una breve rassegna delle vie di accesso da
Bergamo alla
Valle Brembana attive prima della costruzione della Strada
Priula e
alternative o integrative alla più nota Via
Mercatorum.
Si trattava di mulattiere o addirittura di semplici sentieri, che si
inoltravano nella valle seguendo a ritroso il corso del Brembo sulle
due sponde
e superando non senza difficoltà gli impervi ostacoli rappresentati
dagli
strapiombi della Botta, dalle strettoie di Sedrina, dai “serrati” del
Cornello
e da diversi altri luoghi di non agevole accesso.
Queste “vie basse” erano alternative alle “vie alte”, allora assai
praticate,
come quelle che superavano i passi del Canto Basso e del Monte di Nese
e soprattutto
la Via
Mercatorum che
non si presentava come un tracciato unico e ben definito, ma
piuttosto come un insieme di mulattiere che mettevano in comunicazione
le valli
Seriana e Brembana, tagliando orizzontalmente la Val Serina e
raggiungendo il
Cornello, da dove la strada, ridotta ad un unico tracciato, si dirigeva
verso
il culmine delle Orobie, quindi scendeva in Valtellina e proseguiva per
le
terre dei Grigioni.
Definiti alcuni aspetti controversi relativi al tracciato della Via
Mercatorum,
il libro descrive la nascita e lo sviluppo della Priula,
evidenziandone la
portata per le comunicazioni tra i territori della Repubblica di
Venezia e
quelli dei Grigioni, e quindi tra Bergamo e l’Europa, e l’importanza
per il
progresso economico e sociale delle comunità brembane, senza tuttavia
tacerne i
limiti e i problemi derivanti da condizioni ambientali e strutturali
non
favorevoli.
L’analisi della viabilità è completata dalla presentazione di una serie
di
schede di carattere documentario e testimoniale e da altre che
illustrano vari
luoghi di notevole interesse storico e culturale situati nelle aree di
passaggio delle antiche strade, luoghi in cui si condensano alcuni
degli
aspetti più significativi e peculiari della storia brembana.
Il testo è corredato da una serie di immagini, in parte nuove che,
oltre a
completarne la descrizione, intendono essere uno strumento di stimolo
per la
riscoperta e la conoscenza dei luoghi descritti e quindi un invito a
percorrere, ove ancora fruibili, queste vie storiche.
Con l’auspicio che si arrivi al pieno recupero e alla valorizzazione di
tutti i
numerosi tratti che sono sopravvissuti ai colpi del
progresso.
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