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Stefano
Zanchi
CELIO LA
FORMICA
pag. 160
-14x22 - Ean 9788899219734
Corponove
2019 - € 18,00
Al suo
ottavo libro, l’autore continua ad ascoltare l’incessante richiamo
della
montagna. La dedica è per Giancarlo Muttoni, «uomo dei monti,
sentinella
dell’alpe, scrutatore di silenzi, albe e tramonti». Celio la formica,
protagonista del racconto, è silenzioso ed efficiente come le comunità
di
formicai, alle quali Etain Addey dedica un capitolo del libro “La vita
della
giumenta bianca”, a cui attinge lo Zanchi citando anche il filosofo
latino
Celso, quando sostiene che l’umana previdenza non regge il confronto
con quella
delle formiche.
In Celio la formica, ognuno può trovare personaggi conosciuti tra le
pieghe dei
racconti quotidiani delle montagne, nostro formicaio, posto antico che
odora
sempre di nuovo facendo riaffiorare cose dimenticate, come sorgente che
scaturisce dalle falde nascoste della terra.
Una storia inventata in cui alita il soffio del grande pensatore Raimon
Panikkar. Rappresenta la storia di un paese, Bracca, e dei suoi
abitanti nel
corso del secolo breve. Un testo in cui fantasia e fedeltà storica
s’incontrano, s’incrociano, si scontrano per divenire dialogo che fa
emergere
vissuti e valori, custoditi e sopiti nella memoria collettiva.
Raccontano anche le fotografie. Sono più di cento.
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