Ada
Prisco
CONFIDENZE BIBLICHE A.D. 2020
ISBN 9791280344014
pag.280 – formato 14x20 - gr. 380
Febbraio 2021 - € 18,00
Anno
Domini 2020. Ada Prisco non finisce di sorprenderci con ogni scritto,
come
se avesse nell'animo suo una luce profetica, che in questo libro
illumina la
Bibbia non come un testo indagato da studiosa, ma considerato come una
persona
da ascoltare, l'unico maestro da cui apprendere, il medico capace di
sanare,
l'abile vasaio che ricompone i cocci sparsi dentro noi stessi per
riplasmare
forme di diversa bellezza intessute con trame d'oro. Soprattutto in
questo
tempo sospeso, in un clima che va cambiando, noi siamo il terreno che
attende
d'essere fecondato dal seme della Parola. “Felice chi sta nella tua
casa...
Felici quelli che hanno in te la loro forza... Quando passano per la
valle
deserta la rendono un giardino benedetto dalle prime piogge” (Sal 84). La casa, il cammino, la felicità. Ci rammenta
Paolo quando scrive a Filèmone: “Mostraci concretamente tutto il bene
che
possiamo fare vivendo per Cristo”. E allora saremo davvero
come il profumo dell'incenso offerto a
Dio da Cristo. Con sapienza l'Autore sacro (Pietro) mostra ai
destinatari della
sua lettera i vantaggi del loro periodo storico. Ogni periodo reca in
sé punti
di forza, non sempre riconosciuti e apprezzati. Nel Vangelo secondo
Matteo
(16,2-4) Gesù stesso ci esorta a “capire il significato di ciò che
avviene in
questo momento”.
Rivolgere
lo sguardo in alto, alla santa la città di Dio con gli uomini, dirada
le nubi dell'angoscia, della paura, dell'isolamento, dell'ansia per
mostrarci
la via della salvezza sotto cieli nuovi. Tutto da leggere il capitolo
21
dell'Apocalisse: Poesia e indicibile risplendente bellezza. “Allora io
vidi un
nuovo cielo e una nuova terra. E vidi la santa città, la nuova
Gerusalemme,
scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il
suo sposo...”
Era costruita con diaspro e d’oro puro, simile a terso cristallo, con
pietre
preziose: zaffiro, calcedonio; smeraldo, topazio, giacinto e ametista.
“Le
dodici porte erano dodici perle”.
Così
conclude Ada Prisco il suo lungo cammino nei testi sacri che illuminano
questo
tempo : “Di tutte le immagini di speranza la santa Gerusalemme offre il
quadro
più completo e definitivo... Specialmente nei giorni più bui e
dolorosi, quelli
in cui lo sconforto ci assale... volgere lo sguardo a questo sogno che
Dio
realizza e che noi riusciremo a vivere un giorno, quando saremo capaci
di
vedere quello che già è, che Lui abita con noi, di notte, di giorno,
per sempre.
In
un affascinante saggio del marzo 2019, “I codici della nostra
speranza”, Ada
Prisco aveva scritto: “Forse è tempo di riscoprire questa grammatica
della
fragilità come il momento in cui si ritorna piccoli e ci si affida”. E ricorda “le belle Parole di San Paolo che
forse non sappiamo capire fino in fondo: “quando sono debole, allora
sono
veramente forte (2Cor 12, 10).
Sempre
in quel testo scriveva:” Il mattino viene, ma è ancora notte (cf. Is
21,12), suona dolcemente come la strofa di una poesia questo passaggio
tratto
dal libro del profeta Isaia, eppure fotografa un momento drammatico.
Egli, in
costante dialogo con Dio, afferma: Nella torre di guardia, Signore, io
sono
colui che sta. Tutto il giorno resto al mio posto, mai di notte lo
abbandono (Is
21, 8). Il profeta si fa sentinella, non perde mai di vista la realtà,
non
manca d’intercettare i pericoli e la loro direzione, sapendo che il
mattino
arriverà...
Di
Ada Prisco, PhD in Religioni, filosofie, teorie di salvezza, autrice di
ricerche, saggi e articoli, ricordiamo i suoi recenti libri: Il giorno
di Dio,
Ri-generati, Ai confini della fede, Prisma Islam.