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Autori
Vari
DON
GIULIO GABANELLI
Fede,
cultura, umanità di un prete di provincia
Formato
170X240- Pagine 272 gr. 800
EAN13
9791280344212 - € 20.00 - Febbraio 2022
Unità
Pastorale di Zogno - Centro Storico Culturale
Valle Brembana “Felice Riceputi” - Museo della Valle
Don Giulio Gabanelli aveva
una visione del mondo ispirata al messaggio evangelico, sostenuta dalla
fede e
da un profondo umanesimo. Concordi le testimonianze della sua
semplicità, generosità,
attenzione verso chi bussava alla sua porta, fossero poveri o bisognosi
di consigli,
di aiuti spirituali o di carattere culturale. Seppe dar vita a grandi
progetti
sociali innervati della sua passione per la storia, l’arte e
l’artigianato, l’archeologia
e la paleontologia, oltre che per la poesia. Basti dire che, dopo le 20
pagine
finali di biografia (nato a Fonteno nel 1922, quinto di dodici fratelli
di cui
anche il primogenito sacerdote), ne seguono ben 50 di bibliografia. Una
persona
grande, scrive don Angelo Vigani, il parroco suo successore a Zogno, un
sacerdote grande, con il quale, a un anno dalla sua salita al cielo, è
bello riprendere
il discorso, far memoria della incisiva presenza sua nei cuori degli
zognesi e
di tutta la Valle Brembana, mettendo nero su bianco le cose importanti
lasciate
da don Giulio nei suoi cinquant’anni di vita a Zogno, dove fu parroco
dal 1969,
dopo essere stato coadiutore a Castione e a Calolziocorte.
Non multa sed multum, scrive l’attuale parroco don Mauro
Bassanelli,
citando Quintiliano: non molte cose, ma molto bene, per dire che la
perfezione
non sta nel verbo “fare”, ma nell’avverbio “bene”. Per don Giulio molte
sono le
cose fatte e fatte bene. La raccolta di alcune in questo libro, può
ricordarci
che qualcuno è capace di fare molte cose e di farle bene.
Per comprendere il segreto della sua sapienza e della sua energia nel
far bene
molte cose, lasciamo spazio ad uno scritto illuminante sulla fede di
don Giulio:
Dio
è la mia luce e la mia pace.
«Contemplo
il riflesso
della tua luce, o Signore, nello splendore del sole che sorge
iridescente a
illuminare la terra quando di sera si appresta a tuffarsi all’orizzonte
nella
fornace del crepuscolo, mentre si irradia col suo riverbero infuocato
sulle
cime dei monti innevati. Ti ammiro, Signore, nel bagliore zampillante
delle
fonti nell’irruente gorgoglìo delle acque dei torrenti e dei fiumi che
scorrono
impetuosi da monte a valle per inabissarsi perdutamente nelle onde
travolgenti
del mare. Avverto la potenza della tua luce, o Signore, nello scoppio
fragoroso
della folgore che guizza terrificante nel cielo prima di abbattersi
rumorosamente al suolo schiantando alberi e cose... Sei tu, Signore,
che brilli
nelle lucenti pupille dei fanciulli gioiosi di aprirsi, come fiori
primaverili,
alla nuova vita, mentre illumini di speranza lo sguardo dell’uomo
giunto al
traguardo... nel momento in cui l’accogli nel tuo regno. Ma la tua luce
più
fulgida si sprigiona dentro di me, a volte così improvvisamente vicina,
ma a volte
evanescente e lontana. Se mi sfugge è perché io la sfuggo per
ricercarla
subito, poiché sento che mi appartiene ed è fatta per me ed io per
quella luce!
È come l’onda luminosa e gigantesca del mare in burrasca, che mi
sorprende
sulla spiaggia risucchiandomi e rigettandomi forse per farmi
comprendere la mia
nullità di fronte all’infinita maestà divina del mio Signore. Sei tu,
Signore,
la mia luce, meta di ogni mia ricerca, ragione di ogni mio sospiro,
refrigerio
di ogni mio tormento, sicurezza per ogni mio timore, rimprovero per
ogni mia
meschinità, presenza e conforto nella mia solitudine, mia pace se ti
cerco e in
te mi affido..., poiché non puoi essere la mia luce se faccio spazio
alle
tenebre, né la mia speranza se cerco altrove la mia sicurezza, né la
mia gioia
se condivido altre gioie, né la mia salvezza se non tendo
esclusivamente a te
per possederti e per essere posseduto eternamente da te, mio sommo ed
unico
bene (Don Giulio Gabanelli, 22 luglio 2003)».
Doveroso citare gli autori:
don
Angelo Vigani, don Mauro Bassanelli, GianMario Arizzi, Ermanno
Arrigoni, Tarcisio
Bottani, Domenico Cerami, Bruno Marconi, Giuseppe Pesenti, Ivano
Sonzogni.
Gianfranco Pesenti. Ricerca della ricca documentazione fotografica,
Chiara
Delfanti.
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