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VOCI DALL’INFERNO
Lettere, diari, memoriali, testimonianze e immagini
di soldati della Valle Brembana
durante la II Guerra mondiale
ISBN 9788899219 871

170x240 dorso 45
Pagine 600 Euro 30.00


Con questa iniziativa editoriale, coincidente con l’80° anniversario dell’entrata dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, il Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi” ha inteso far conoscere, in particolare ai giovani, la tragica esperienza della guerra, attraverso le testimonianze di tanti soldati della Valle Brembana e dei loro familiari, che ne subirono le conseguenze fisiche e morali.
I soci hanno raccolto lettere, diari, memoriali e fotografie di soldati brembani combattenti sui vari fronti o internati in prigionia, curando gli oltre cento testi qui pubblicati, dedicati ad altrettanti soldati, molti dei quali caduti o dispersi.
La guerra che emerge da questi testi ha ben poco di epico e glorioso: pressoché assente la retorica della grandezza della patria, trovano spazio la nostalgia del proprio paese e della casa, gli affetti familiari, l’amorevole sollecitudine verso i genitori, la tenerezza delle parole rivolte alla moglie e ai figli piccoli...
Trapelano l’angoscia per l’incertezza della propria sorte, la speranza che la guerra abbia presto fine, un forte senso di religiosità, espresso con la raccomandazione di se stessi e dei familiari alla protezione divina.
L’elenco dei quasi 700 caduti inserito nella parte conclusiva del volume, oltre che un doveroso omaggio al sacrificio di questi nostri soldati, vuole essere un monito alle giovani generazioni perché riflettano sulle tragiche conseguenze della guerra e si impegnino affinché questi orrori non si ripetano.
Parrebbe quasi- - conclude il Professor Tarcisio Bottani, Presidente del Centro Storico Culturale Valle Brembana -, che anche da queste esca pressante e accorato un invito, non nuovo, ma profondo: “Con la pace tutto è possibile, con la guerra tutto è perduto”.
Nella fotografia di copertina, un momento della ritirata di Russia nella steppa gelata. In primo piano, il sodato che si volge verso il fotografo è Dino Bottani, vivente (ha compiuto 100 anni nel febbraio 2020).
La farfalla gialla in copertina richiama la poesia del bambino Pavel Friedman, morto nel lager di Auschwitz, e il messaggio della senatrice Liliana Segre: “Essere sempre quella farfalla gialla che vola sopra i fili spinati”.
.Il libro, viene a formare una triade con i precedenti “Il Sogno Brembano” e “La fine del Sogno”.