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Yvonne Fracassetti Brondino
Alain Fracassetti
PARTIRE
Storia di una famiglia
italiana emigrata in Francia
Pagine 144 - formato
140x210 – dorso 15 - peso gr 350
Ean
9788899219918 - € 16,00
- A quattordici anni! Sei partito a quattordici anni, ma come si fa
a
partire così giovani, papà?
- Niente di più normale. La miseria, niente lavoro, nessuna speranza
che le
cose potessero cambiare, partivano tutti!
Così gli autori, fratello e sorella, interrogano i genitori
per ricostruire
il percorso migratorio che, dal loro villaggio bergamasco, li portò in
Francia
negli anni Venti del secolo scorso, dove sono rimasti e hanno cresciuto
i loro
tre figli, seppellendo le loro origini italiane per meglio integrarsi
nella
società francese. Un percorso da combattenti il loro, talvolta
rocambolesco e
spesso più arduo delle precarie condizioni di vita che li spinsero a
partire,
ma testardamente affrontato con un’incrollabile volontà di farcela
malgrado la
miseria, l’ambiente straniero, la malattia, la guerra e il fascismo.
Le radici si possono plasmare, nascondere o tacere ma non cancellare.
Così i
figli hanno captato i frammenti di italianità che sfuggivano alla
francesizzazione della famiglia declinando la loro appartenenza a due
patrie:
esaltandole, ignorandole o coltivando “la differenza” per aprirsi
all’Altro.
Questo mosaico di immagini, di ricordi e di emozioni è anche, in
filigrana, il
racconto socio-storico di due paesi, quello che si lascia e quello che
accoglie,
l’Italia e la Francia. È una testimonianza delle modalità e delle sfide
dell’emigrazione, del modo in cui, volenti o nolenti, i figli e i
nipoti di
migranti hanno dovuto gestire il retaggio di un’esperienza di vita al
plurale
che ha finito per strutturare la loro vita e determinare molte delle
loro
scelte. È il racconto di un uomo che parte alla conquista di una vita
migliore,
al tempo in cui si svuotavano le nostre valli. È il racconto di molti e
ci
ricorda che non esistono modelli di integrazione, ma soltanto l’aprirsi
a
un’appartenenza multipla. «De l’horizon
d’un homme à l’horizon de tous (Paul. Éluard). Un’appartenenza
che ha sempre una sottile linea di demarcazione. Yvonne la scoprì
quando un’amica
le disse: «È stato proprio fortunato tuo padre». «Perché?». «Perché
ha avuto
la fortuna di incontrare la Francia!». Il sangue mi si raggelò nelle
vene. Mi
aveva rivelato, inconsciamente, che eravamo diverse. Mi aveva appena
detto che
la sua percezione della nostra famiglia non era quella di una famiglia
simile a
tante altre e appartenente alla stessa comunità, ma quella di una
famiglia
straniera che aveva avuto la fortuna di potersi integrare in Francia.
“La
differenza, noi e gli altri”. Tutto si concatenò velocemente nella mia
testa di
adolescente. ... Non riuscivo a capire perché il successo di alcuni era
cosa
dovuta, normale, mentre quello di altri era una chance; perché i
francesi erano
meritevoli mentre mio padre, che si ammazzava di lavoro, era
semplicemente
fortunato».
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