GIUSEPPE
PESENTI
ZOGNO NEL MEDIOEVO
Le chiese, le torri e i castelli
Pagine
328
formato 190x270x20 - gr. 1200
EAN 9791280344403
Maggio 2023 € 25,00
Una
nuova ricerca storica durata più di dieci
anni, ma in realtà iniziata assai prima, quando l’autore, da
giovanissimo,
partecipò alle scoperte archeologiche e paleontologiche degli anni 70
nel territorio
di Zogno. Quanto più indietro nel tempo si spingono le conoscenze di un
paese,
tanto più ricca si fa la consapevolezza della civiltà, del carattere e
della
cultura di una popolazione. La conoscenza del latino favori la
consultazione dei
documenti medioevali scritti in latino. Scopo principale non è stato di
scoprire fatti riguardanti personaggi illustri, comunque non
trascurati, ma
conoscere il modo di vivere, di pensare, le esigenze materiali e
spirituali, il
modo affrontare le difficoltà quotidiane, in altre parole il respiro di
una
comunità, che contribuì a far grande la storia. Non ci sono giunti
scritti di epoca
romana,
pertanto le prime
testimonianze
scritte risalgono proprio al Medioevo. Quale ricchezza di palpitante
verità,
umanità, saggezza ed anche di prevaricazioni e ingiustizie, comunque
sempre
rispecchiante la vita reale. Per ogni ricercatore, gli atti notarili,
al di là
dello specifico motivo d’essere, rivelano un mondo. Così
parentele, testamenti, compravendite, affitti e
scambi di immobili di ogni tipo, di stoffe e di abiti, di animali, di
attrezzi
da lavoro, di mobili ed oggetti di arredo della casa stimati come
valore in lire
del tempo ma realmente pagati quasi sempre attraverso vari tipi di
baratto,
fanno la Storia. Particolarmente interessante scoprire che alcuni
parroci di
Zogno nella prima metà del XIV secolo, oltre che a celebrare funzioni
religiose
e amministrare sacramenti, allevavano mucche o pecore per incrementare
la
scarsa prebenda. Così è interessante sapere che molti abitanti avevano
come
nome proprio “Zonio” ossia il nome del paese. Ci sono poi contratti per
prestazioni d’opera da svolgersi in territorio di Zogno, ma spesso
relativi a
zognesi che lavoravano anche fuori dalla Lombardia. Molto interessanti
i
testamenti, soprattutto di persone semplici, che fanno modesti doni
(come
animali da cortile), anche alla chiesa... per il sostentamento del
parroco. Qualche
sacerdote dona libri alla parrocchia. Atti notarili rivelano contrasti
tra le
famiglie, o contratti di matrimonio riguardanti la dote della sposa.
Frequenti
le promesse di pagamento di un debito giurando sui Sacri Vangeli. Vi
sono accuse
per furto di mobili o animali, per ferimenti o addirittura omicidi.
Eccetto
questi ultimi, molto spesso era il parroco, in presenza di testimoni, a
fare da
giudice e riportare la pace. Non mancano rogiti per sconfinamento di
mucche al
pascolo in altri comuni. Si susseguono fatti imprevedibili, curiosi,
inimmaginabili. Da questi documenti e dai luoghi imprevedibili in cui
sono
stati redatti (pochi notai avevano studio) emergono informazioni
storiche ed
anche inedite su quattro tematiche: la chiesa più antica o originaria
di Zogno
e quella nuova, l’attuale; la presenza di numerosi fortilizi, torri e
castelli
in relazione con altre fortificazioni poco lontane; i nomi delle
contrade più
antiche e i toponimi; i primi ponti sul Brembo. La mole inimmaginabile
degli
interessantissimi dati raccolti, grazie anche a nuove tecniche
fotografiche, ha
suggerito di pubblicare, per ora, solo le notizie riguardanti le chiese
e le
fortificazioni, rimandando a una seconda pubblicazione le altre due
tematiche,
illustrando anche alcuni interessanti eventi di poco successivi al
Medioevo. Ne
è venuta una storia del Medioevo di Zogno, approfondita, inimmaginabile
e
sorprendente. Una storia civile e religiosa, una storia di uomini del
Medioevo capaci
di iniziative in ogni campo, di sfruttare con intelligenza le
opportunità e le
risorse del territorio, pronti a difenderlo schierandosi con le armi
dietro a
un capo carismatico anche a prezzo della vita. Una storia indicativa e
condivisa dai paesi circonvicini. Raccontano anche le oltre
centocinquanta
illustrazioni a colori.