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AA.VV.
QUADERNI BREMBANI 21 – Anno 2023
Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi”
Formato 155x230x25 - gr. 950 - pag. 384
9791280344311 - ISSN 2385-2151
€ 15,00

Corponove Editrice – Nov. 2022

Sono una sessantina anche quest’anno i contributi al nostro Annuario che ha intrapreso il terzo decennio di vita - scrive  - il professor Tarcisio Bottani, presidente del Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi”  Come sempre, accanto a testi di ricerca storica e di documentazione su vari aspetti della realtà brembana, ce ne sono altri che esaminano temi di attualità o che propongono riflessioni di carattere più personale, senza contare la consueta sezione dedicata alla poesia.
La lettura di tutti questi contributi diventa un lungo e variegato percorso tra persone, luoghi e cose del passato e del presente, in un susseguirsi di situazioni, liete o tristi, ed eventi attraverso i quali si è andata formando la comunità vallare.
I testi sono stati raggruppati, secondo la loro natura, in sezioni che consentono di individuare meglio l’impianto del volume e di scegliere gli argomenti di maggiore interesse personale.
Purtroppo non manca la sezione dei Commiati, dedicata quest’anno a tre soci che ci hanno lasciato: i dottori Piero Redondi e Giancarlo Capelli e la pittrice Candida Carminati, così come non manca la rievocazione delle tragiche vicende di nostri soldati coinvolti nell’orrore della seconda guerra mondiale.
Per il resto i temi trattati si sviluppano tra la descrizione di prestigiose opere d’arte brembane, la ricostruzione della nascita di edifici religiosi o di strutture civili, la rievocazione di gravi calamità collettive, la storia di famiglie e persone... con il solito corredo fotografico che ormai occupa una parte assai corposa del volume.
IL consueto Scaffale brembano, anche quest’anno raccoglie le brevi recensioni di una ventina di libri dedicati in tutto o in parte ad aspetti della Valle Brembana.
Chiudono il volume le fotografie del concorso fotografico Eleganza discreta di una Valle - Concorso di Fotografia Marco Fusco - 2022 e le poesie della 12ª edizione del Sanpellegrino Festival Nazionale di Poesia per e dei bambini».
Il libro si apre su una finestra di Serina (che fa anche da copertina del libro) fotografata “Con gli occhi di Vincent” che sta ovviamente per Van Gogh. Così si intitola il commento di Roberto Belotti alla fotografia di Michela Murgia Insolito sguardo, partecipante al già citato Concorso fotografico Eleganza discreta di una Valle. “Serina, monastero secentesco delle monache domenicane di clausura: Il chiostro maggiore nel riflesso d’una finestra dell’antico refettorio. Così la didascalia. «E così nel riflesso ondulatorio di un vetro d’epoca, troviamo ricreata l’aura soffusa e contemplativa dei secoli claustrali... la leggenda di veli fruscianti, di voci oranti, di mani laboriose, di luce solare rubata sotto il baldacchino di un cielo appastellato d’azzurro (quel colore indeciso fra il celeste e il blu che complica sovente il cielo brembano nel suo ostinarsi a imitare quello dei pittori di casa), la ritroviamo compìta - la leggenda, s’intende - in una cornice di imprevista cognizione e di commossa esaltazione... Nell’effetto di grande poesia e suggestione che la fotografia ci ha regalato, ci è sembrato di lumeggiare un frammento di storia patria con lo stesso filtro estetico che serve per farci sedurre dalle pennellate di Vincent Van Gogh...».
Fra i più di sessanta contributi, la testimonianza del maestro e giornalista Sergio Tiraboschi, raccolta da Eleonora Arizzi, che rende viva la realtà di scuolette degli Anni Cinquanta, nelle piccole frazioni, e la testimonianza di cronache della Valle, su tutte l’alluvione del 18 luglio 1987. E poi gli inizi quando si mandava l’articolo a L’Eco di Bergamo con busta gialla fuori-sacco, consegnata all’autista del pullman. Poi venne il fax e poi il computer. Fra i saggi, tutti coinvolgenti, oltre a quelli storici, quelli dedicati alla letteratura, come: Lo scrittore Castello de Castelli e la colonia di Antea a Bergamo nel Trecento; “I personaggi”, Dramma in tre atti di Bortolo Belotti; e all’arte come; Pittori fiamminghi in Valle Brembana; Milano 1953- Roberto Longhi e i pittori della realtà in Lombardia.