AA.VV.
LO STABILIMENTO EX-SASA DI SAN PELLEGRINO
TERME UNA PAGINA DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
Pagine 136 ISBN 9791280344045 € 15
L’occasione dell’allestimento di una mostra fotografica dedicata allo
stabilimento SASA di San Pellegrino Terme nel secondo dopoguerra ha consentito
di aprire uno squarcio sulla storia di questa fabbrica, dismessa da
sessant’anni e ormai quasi dimenticata. Il contributo fondamentale alla
ricostruzione della vicenda dell’ex SASA proviene dalla ricerca didattica UN
PASSATO DA SCOPRIRE IN UNA FABBRICA DA DEMOLIRE, realizzata nel 1988 da una
classe del Liceo Scientifico di Zogno in occasione della riqualificazione
dell’area su cui sorgeva la fabbrica, degradatasi di anno in anno. Il testo, le
fotografie e i documenti della ricerca vengono qui pubblicati pressoché
integralmente e così abbiamo una panoramica completa e dettagliata delle
vicende che accompagnarono lo stabilimento dalla sua nascita, nel 1874, come
setificio, alla successiva trasformazione in iutificio, ai vari passaggi di
proprietà, fino alla chiusura nel 1961. Una storia importante, perché ci
lavorarono migliaia di persone, in gran parte donne, in condizioni spesso
difficili, fornendo un contributo non trascurabile all’economia locale. L’auspicio
è che questa pubblicazione, promossa dal Centro Storico Culturale Valle
Brembana “Felice Riceputi”, tramite il suo presidente Tarcisio Bottani, e
sostenuta dalla partecipazione del Comune di San Pellegrino Terme, possa
contribuire alla riscoperta di questa realtà della nostra storia alla quale
sono legate le vite di tante famiglie di tutta la Valle Brembana, divenendo una
vicenda simbolo di tante altre consimili in Italia in quel periodo storico. Il
solo elenco dei titoli dei vari capitoli meglio evidenzia questa realtà: Un
passato da scoprire in una fabbrica da demolire; Lo sviluppo industriale nella
Bergamasca tra Ottocento Novecento; La condizione operaia nella provincia di
Bergamo; Le vicende dell’Opificio di San Pellegrino da Filatoio a Iutificio, a
Sacchificio Agricolo; La condizione operaia nello stabilimento, testimonianze;
Aspetti tecnici, edilizi e urbanistici della fabbrica e realizzazione del nuovo
insediamento abitativo sul terreno ex SASA. In appendice, interessanti
documenti e un “Album Sasa” con 32 foto storiche tratte dall’album di un
servizio fotografico dell’Azienda, ordinato dal direttore Riccardo Grassi al
fotografo Marcello Marchiori negli Anni Quaranta. Fu un direttore di vedute
aperte per quel tempo, stimato dalle maestranze che furono con lui quando
durante la guerra nascose e fece lavorare in fabbrica una famiglia ebrea per
salvarla dalle leggi razziali dell’epoca fascista, e furono con lui quando alla
fine della guerra si temette una eventuale rappresaglia contro le persone che
avevano avuto rapporti con il fascismo. Proprio a motivo di quella sua scelta a
favore della famiglia ebrea, una delegazione delle maestranze lo rassicurò che
non aveva nulla da temere. Da ricordare anche quando, in seguito alla crisi
mondiale del 1929, molte fabbriche italiane dovettero chiudere. Fra queste la
SASA, Saccherie Agricole di San Pellegrino. Decine e decine di famiglie furono
costrette ad emigrare con grandi pene e sacrifici, molte in Francia, come
quella del futuro sindaco di San Pellegrino Terme, Gianbattista Galizzi,
“esempio memorabile per il suo alto senso civico”, come ha ricordato il sindaco
di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, che ha favorito questa pubblicazione
ed ha scritto una documentata e interessante presentazione.