|
Nunzia
Busi
SEMPLICEMENTE D’AMORE
pag.
32 - 14x21 - EAN
9788899219819
Corponove 2019 - € 10,00
“Questo
è un libretto felice.
La stilografica sopra ogni riga saltellando scorrerà leggera. E
sorriderà”. È
dedicato “a Giovanni / ai nostri nipoti Asia e Nicola / alla vita”.
Trentadue pagine, brevi righe di felicità che attingono ad un arcano
profondo
ed eterno. Un elisir che potrebbe mutar in oro ogni vil metallo
del
pensiero, un elisir d’amore per guarire il mal di vivere e
prolungare la
vita. Un soffio d’aria pura entra nel cuore leggendo. Eppure è solo Semplicemente
d’amore. Solo? Inizia con una ricerca “...cerchiamo
tutti le
lettere disperse / per comporre la parola Pace... Troveremo mai
la
lettera E / per scrivere definitivamente / la parola Pace?”.
Sfiora la poesia anche “il nostro
cane Neve... una meticcia... Se ne sta malata / dentro la sua
cuccetta... /
l’accarezzo e lei sa / quel che altri non sanno, / lei mi conosce bene
/ e ci
guardiamo negli occhi”. Anche il gatto tigrato Monchéri ha
un posto
nel cuore: “I suoi occhi gialli / mi raccontano l’infinito / e le
sue
vibrisse / sondano il mio cuore”. È come un preludio domestico per
giungere
là, dove l’amore arde “eterno”: “Tu / appoggiato a me / io / a
te...
vicini... / vicino.../ ad altri / satelliti / nell’universo ... / per
l’eternità...”. I E poi ancora e ancora “ ...per me / la faccia
dell’amore / è soltanto la tua. / Non solo il volto / con gli occhi /
di cielo
e di mare... / ma anche le parole che dici / e come mi stai
accanto...”. Qui
il tono prende la bellezza della sposa e dello sposo nel Cantico dei
Cantici: “Sto
/ in questo pomeriggio / come un tulipano giallo .... / immobile... /
aspettando la sera... / e poi la notte / quando ti amerò...”. “La
mia
bocca / cerca la tua bocca / le tue labbra le mie labbra... / i miei
seni sono
pesche.../ Insieme ci salviamo. / E non temiamo”. Scorriamo le
pagine e di
tutto si vorrebbe dire e tutto si vorrebbe citare, tanto sono intense
“D’amore”
e di ariosa felicità per Marta con i suoi occhi d’acqua di lago, per
Cecilia,
occhi lucenti di mattini invernali, per Federico, occhi di bosco e
magiche mani,
e per Gio’, viso pieno di gioia per noi. Per la nipote Asia:
“Amore
/ Sei / Intensamente / Atteso”. “Tu che hai il
nome / del
continente / che ci attrae / e ci spaventa.../ Asia / incantevole bimba
/ della
mia bimba”. “Avrai / Sempre / Infinitamente / Amore”.
E poi amore per Nicola “Nautilus / Ippocampo
/ Calamaro
/ Ostrica / Latterino / Aragosta?”. “No! / Un
bambino è
apparso / dalla celeste onda... / corrici incontro Nicola.../ Nottetempo
/ Infinitamente / Conquisterai / Ognuno / Liberando
/ Amore “. I canti e gli incanti si susseguono per Asia e
Nicola, ma
poi un panico pensiero per la notizia tragica che ascoltano: “chissà
quali
pensieri / i miei nipotini / per questa mamma / uccisa da un papà”.
Rievoca
allora la mente i cento anni dalla fine
della Prima guerra mondiale e i milioni di morti: “diciamo, sì,
milioni di
morti / e non sappiamo / cosa vuol dire. E questi bimbi così belli e
solari /
che cosa vedranno?”. Ricorda poi quella signora che abita sul
Monte,
cacciatrice e pescatrice. La Nunzia le vuol bene. Viene con una figlia,
un'altra gliel'hanno ammazzata. Lei fa finta di nulla, ma si capisce,
anche
quando va al negozio con il marito, “che sulle loro vite / è passato
un
carro armato”. Eppure siamo certi che la stilografica trova un
sorriso
ancora più intenso, colmo di amore e tacita condivisione per questo
loro celato
dolore. “Ha degli anfratti il cuore...”.
|